Christmas Nights, Shenmue con Babbo Natale e la neve che inizia a cadere…il Natale è inevitabilmente uno di quei periodi dove il richiamo di giocare ad una console Sega si fa sentire particolarmente, un po’ come se nel vento suonasse il theme ammaliatore di Ice Cap di Sonic The Hedgehog III. Però Sega resta pur sempre la blue sky company, quella del sole martellante e delle spiagge affollate, degli aerei svolazzanti nei cieli che si mescolano con i mari in un connubio di colori.
In questo Speciale Estate, Sega World Italia racconta alcuni giochi che ricordano in qualche modo le nostre estati (reali o virtuali) targate Sega.
 

City Hunter:

Outrun

Se c’è un gioco che rappresenta meglio di tutti l’Estate è Outrun.
Un gioco che non solo è capace di riunire tutti gli aspetti migliori di questo periodo, ma che incarna anche la voglia di evasione che puntualmente arriva con la bella stagione.
Sole, mare, cielo blu, una Ferrari decappottabile rosso fiammante, un’autostrada tutta per noi, Passing Breeze nell’autoradio ed una ragazza al nostro fianco per accompagnarci in un lungo viaggio.
Un viaggio in cui siamo noi a scegliere itinerario e destinazione.
Outrun, e relativi seguiti (Outrunners in primis) sono stati sempre protagonisti delle caldi giornate estive, in sala giochi e poi a casa sul megadrive.
Una tradizione che non si è mai interrotta, ma che è tornata in auge con l’uscita di Outrun 2, il capitolo moderno di quel sogno che Sega ha iniziato negli anni 80 e che ancora oggi resiste al mondo moderno.

 

Ecco the dolphin

Ecco The dolphin è un altro di quei giochi che automaticamente richiama l’Estate,
Quale modo migliore per placare la calura estiva che tuffarsi negli oceani virtuali in compagnia del delfino di casa Sega?
Il tema principale del gioco è l’esplorazione, la scoperta dei fondali marini e delle creature marine che li abitano, la stessa esplorazione che molti (tra i quali il sottoscritto) cercano d’Estate quando si tuffano tra le onde blu alla ricerca delle meraviglie sottomarine.
Nonostante non sia un gioco immediato come ad esempio un Sonic, è stato protagonista di tante Estati sul Megadrive.
Il capitolo Dreamcast, Ecco The Dolphin: Defender of the future è invece consigliato solo ai più temerari della stagione estiva, essendo un titolo di natura free roam che espande su tutti i fronti i precedenti episodi (anche sul versante difficoltà) e sappiamo che il caldo frena anche la ricerca della sfida.
Ma tenetelo da parte per la fine dell’Estate, non ve ne pentirete.
 

Sonic Rush Adventure

Non poteva mancare certo il riccio blu più veloce del mondo.
I Sonic in generale ben si prestano alle sessioni estive grazie alla loro natura di giochi immediati, specialmente i capitoli 2d.
Questa volta però ho scelto uno dei sonic che è diventato per me un rito estivo, Sonic Rush Adventure.
Pirati, isole del tesoro, caverne sottomarine, ambientazioni che sicuramente si addicono al periodo estivo.
Per variare la formula classica, il gioco propone anche una mappa da esplorare a bordo di moto d’acqua, navi ecc. alla ricerca di tesori, isole deserte e nuove avventure.
Essendo poi un gioco portatile, potrete giocarci anche sotto l’ombrellone o portarlo in vacanza con voi.
Volete un’Estate piratesca-sonica? Avete trovato il vostro gioco.
 

Hittakara:

Crazy Taxi

Ok, diciamocelo: l’estate offrirà pure mare e belle giornate, oltre a qualche ragazza più svestita del solito, ma quel caldo umido e appiccicaticcio non è proprio il miglior amico di chi ama trastullarsi sul proprio gioco preferito a lungo. E per chi con il caldo va tutt’altro che d’accordo, anche il videogiocare diventa snervante.
Sega però è una delle grandi protagoniste di un genere che forse più di ogni altro amo e che più di ogni altro reputo perfetto per il maledetto caldo estivo: gli arcade. E questo grazie alla loro natura, al loro essere così immediati (e profondi al tempo stesso) rigiocabili all’infinito e perfetti per il classico “una partita e via”.
Titoli come come Crazy Taxi ed After Burner Climax hanno tutti i principali punti di forza del migliore degli arcade.
L’eccentrico racing della grande S offre un ambiente di gioco caloroso e vivace in cui sfrecciare, pedale a manetta, alla ricerca del maggior numero possibile di clienti, con cielo privo di nuvole, mare ed ombrelloni all’orizzonte. Le sue strade e il suo clima così vivo, lo rendono sicuramente tra i giochi che maggiormente richiamano lo spirito di questa stagione.
 

After Burner Climax

After Burner l’ho sempre visto un po’ come la versione dei cieli del capolavoro a 4 ruote di Yu, Out Run.
L’incantevole bellezza della spiaggia, del Floral Village, la maestria e la cura riposta in tutti i tracciati del racing arcade dedicato al cavallino rampante, trasferiti a migliaia di metri in aria dalle strade nel nuovo capitolo di una delle serie storiche Sega dai tempi del Master System. La vivacità dei colori non fa chiaramente eccezione, con quel cielo iniziale in grado di dare luce e calore anche alla peggiore delle giornate uggiose invernali.
Nonostante il mio astio per il clima estivo e le difficoltà nel giocare senza un condizionatore in casa, After Burner Climax è uno di quei giochi che, ad oggi, è sempre riuscito a ritagliarsi quel suo spazio da dedicargli e a prescindere dai gradi segnalati. Questo grazie anche alla possibilità di unire divertimento e voglia di migliorare un proprio record, in soli 10/15 minuti di gioco.
E aggiungo: il tipo di formato che lo affligge vi consentirebbe di stare comodi e beati a mollo, senza dovervi scomodare nell’alzarvi, prendere il gioco e inserirlo nella console. Una volta tanto un punto a favore per un formato non particolarmente apprezzato.
 

Sonic Mega Collection

Lasciamo gli arcade e passiamo a roba un po’ più “casereccia”.
Non parliamo in questo caso di un gioco interamente nuovo, ma di una “semplice” collection come tante. Virgolette decisamente d’obbligo, perché è si vero che Sonic Mega Collection altro non è che una collection di un insieme di giochi come tante se ne sono viste e se ne vedono ancora oggi, ma è anche vero che erano e sono poche le raccolte di giochi confezionate con la stessa cura che Sega ripose in questo caso. Il titolo dà la possibilità di avere sempre a portata di mano e in un unico disco, le migliori apparizioni di sempre del nostro amato porcospino, oltre che alcuni dei migliori platform 2D della storia.
Sonic Mega Collection è stato uno dei titoli che maggiormente mi hanno accompagnato in parte delle estati passate da studente del liceo, ma anche da lavoratore alle prime esperienze, quando finiti gli studi si iniziano a fare quei primi lavoretti che ti danno un po’ il “benvenuto” nel mondo lavorativo. O anche quando si fa il classico lavoro estivo per mettere su due soldi da poter spendere, fatiche terminate, nei nostri “beni di lusso”.
La possibilità di giocare uno dei leggendari capitoli Mega Drive e volendo completarli (vista la non eccessiva durata dell’avventura che caratterizzava gran parte dei giochi dell’epoca), in aggiunta al fatto di poter gestire tutto su un’unica console e con un unico disco di gioco (specie se si hanno problemi di spazio e quindi nel poter tenere più di una console collegata contemporaneamente); sono le motivazioni per le quali lo sceglievo spesso e volentieri, visti i maggiori impegni che generalmente si hanno nella bella stagione. Ed è per questo che rientra nei giochi segari estivi che maggiormente mi sento di consigliare anche a voi.
 

Sharkone:

Spiagge: da Cool Spot a Sonic Advance

Cool Spot non era una esclusiva per console Sega ma è stato un gioco che caratterizzò per moltissimo tempo i caldi pomeriggi in compagnia del mio Mega Drive. Era indubbiamente un personaggio estivo, sia su console che nelle pubblicità americane si presentava sulla sua bottiglia di Seven Up a mo’ di surf, con gli occhiali da sole enormi ed il fare da duro al quale però non ne va bene una. Seppure ci fossero altre ambientazioni (come gli stage nei negozi di giocattoli che facevano molto James Pond), gli stage estivi sono quelli ai quali resto più legato. Cool Spot si presentava con una mappa ad inizio livello, quasi fosse un turista, per ritrovarsi catapultato subito dopo in una spiaggia uscita dai primi anni ’90: sedie a sdraio, radioline, reti da beach volley…ci mancavano solo le Fiat Ritmo squagliate al sole ai bordi della strada. Era impossibile non sentire l’aria di mare giocando quegli stage. La cura per i dettagli faceva il resto, come il bracciolo della sedia rovinata, quasi a testimoniarne gli anni di servizio, il porticciolo tutto sgangherato con le scatole di latta abbandonate, ed un’imbarcazione sullo sfondo che forse non finiva mai, un po’ come la Terra in Sonic The Hedgehog 2.
Di recente Sonic Advance mi ha ricordato Cool Spot, con la sua Neo Green Hill Zone che era sia Green sia Hill, ma era anche molto spiaggia e molto mare, con gli ombrelloni a dare il benvenuto nel primo episodio di una saga fortunata.
Cool Spot era un gioco promozionale, come se ne sono sempre visti tanti. Però oltre a portare con sè la pubblicità si trascinava dietro anche un grande gioco, godibile, longevo e sicuramente estivo.
 

Ferrari F355 Challenge

Forse non è un gioco propriamente estivo: zero spiagge all’Outrun, tettuccio chiuso anti brezza passeggera e soprattutto nessuna ragazza al tuo fianco pronta a saltare insieme a te alla prima curva sbagliata. Però se penso all’estate in compagnia dei videogiochi penso necessariamente a F355 Passione Rossa, chiuso in una stanza nelle ore più calde della giornata in compagnia soltanto della mia console e di un ventilatore ormai malandato. F355 non era un gioco per tutti, secondo il suo creatore doveva essere un gioco dove finalmente fare sul serio e dove il giocatore esperto potesse prendere le distanze. Un vero simulatore. Afflitto dal caldo ed affascinato da questa sfida, F355 diventò il mio gioco dell’estate 2001, al quale dedicare tutte le ore più calde dove uscire all’aperto era una partita ancora più impegnativa. Non c’era molto di estivo in F355 però vi era uno dei primi cieli profondamente realistici, al quale dedicare più di uno sguardo ogni volta che si sbagliava una curva e toccava ricominciare dall’inizio. Il cielo blu ed il contrasto acceso facevano risaltare le forme delle macchine, il tramonto e gli alberi a bordo pista portavano invece quasi freschezza. La caratteristica più bella di F355 resta però ancora oggi il saper premiare il giocatore per ogni sforzo, ogni singolo passo avanti, ogni singola curva e rovente centimetro di asfalto conquistati. Ed in quei pomeriggi così caldi era come una bibita fresca premio piovuta dal cielo, da gustare dosando bene i freni e non perdendo mai di vista la pista.
 

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