Una speranza per Aquario of the Clockwork

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Fin dagli anni ’80, gli sviluppatori delle divisioni occidentali delle compagnie giapponesi restavano stupiti dalle postazioni di lavoro dei colleghi nipponici. Tra computer e scaffalature trovavano posto tesori di ogni genere: artwork, spartiti, rom di ogni tipo e così via. Tutto materiale che negli anni è andato ad arricchire archivi e magazzini, luoghi dove poter scoprire tesori dal valore inestimabile per ogni appassionato che si rispetti.
Di recente dai propri archivi Westone e Ryuchi Nishizawa hanno tirato fuori diverse chicche per i propri fan. Nella pagina Facebook della quale avevamo parlato di recente, potete trovare diversi artwork inediti di Monster World, così come addirittura una traccia mai rilasciata realizzata da Jin Watanabe. Nishizawa però non si è fermato qui. Nell’archivio è riuscito a recuperare il source code di Aquario of the Clockwork (Tokei Jikake no Aquario), arcade purtroppo mai rilasciato.

Il gioco venne cancellato dopo alcuni location test del 1993 non troppo positivi e fino a poco tempo fa ne era rimasto ben poco: uno screen del gioco, un artwork e la soundtrack. Un ritrovamento che ci potrebbe dare dopo tanti anni la possibilità di provare questo misterioso titolo.
Al momento non è chiaro se il source code sia completo, ma Nishizawa non ha perso tempo nel cercare di capire quanto le community di appassionati possano essere interessate nel titolo. Una buona idea è di supportare la pagina Facebook di Monster World, così come di rispondere (e ritwittare) al messaggio di Nishizawa stesso. Le possibilità di ritrovarcelo in qualche nuova Vintage Collection ci sono tutte, soprattutto considerando l’interesse di Yousuke Okunari (Sega of Japan) e Naoki Horii (M2).

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Caratteristiche di Aquario of the Clockwork:
Le informazioni sul gioco come è facile immaginarsi non sono molte. Sviluppato nel 1992/1993 su Sega System 18, doveva essere l’ultimo arcade realizzato da Westone. Ci furono alcuni location test per un totale di almeno 3 versioni.
Caratteristica interessante era la cooperazione di tre giocatori in contemporanea. I personaggi presenti erano Hack Rondo, Elle Moon e Gash (un robot).
La struttura era sempre quella dello scorrimento orizzontale con la presenza di tre pulsanti, utilizzati per lanciare, saltare ed utilizzare l’invincibilità. Il giocatore doveva saltare sui nemici per fargli perdere i sensi, una volta persi i sensi potevano essere raccolti automaticamente andandogli incontro per poi poterli lanciare utilizzando l’apposito tasto. I nemici che venivano lanciati contro un muro o fuori dallo schermo venivano sconfitti definitivamente. Era possibile anche lanciarli contro altri nemici storditi, tecnica che bisognava utilizzare per gli stessi boss (il primo dei quali era un granchio) utilizzando i suoi scagnozzi.
L’invincibilità era accompagnata da un’apposita barra da riempire raccogliendo determinati oggetti. Il giocatore poteva subire massimo due colpi prima di perdere una vita e dopo il primo colpo perdeva i propri indumenti, simile a quanto visto in Ghosts ‘N Goblins. Anche in questo caso era possibile recuperare il tutto attraverso determinati oggetti.
La barra dell’invincibilità era scomparsa dall’ultima revisione conosciuta così come il tasto dedicato, sostituito da un semplice power up a tempo. I tasti inoltre erano diventati salto e pugno, da utilizzare per eliminare i nemici storditi.

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[Source: Hardcore Gaming 101, Lost Levels | Thanks to Andrea]

La pagina del Tokyo Game Show 2023

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