A meno di due mesi dall’uscita dell’attesissimo Shenmue 3, è arrivata la Backer Trial, la demo speciale per PC in esclusiva per i sostenitori della campagna Kickstarter.
L’abbiamo testata in modo approfondito per verificare la bontà dell’opera di Yu Suzuki e per toglierci eventuali dubbi e paure.
La Backer Trial non rappresenta la versione finale del gioco (dal momento che YSNet continuerà a limare e ottimizzare il gioco fino alla sua uscita) ma ci permette comunque di farci un’idea abbastanza precisa di cosa ci attende in questo terzo capitolo del viaggio di Ryo Hazuki.


Appena avviata la Backer Trial, si viene accolti da un breve intermezzo tra Ryo e Shenhua, un primo biglietto da visita per rientrare nel mondo di Shenmue.
Iniziando l’esplorazione ci si accorge che l’area calpestabile è piuttosto ampia, si potrebbe dire che più o meno siamo nell’ordine di grandezza di Aberdeen di Shenmue 2, che non è male pensando che nella demo ci sono anche zone inaccessibili del villaggio Bailu (ad esempio non si può raggiungere la casa di Shenhua), e che nel gioco finale ci sarà anche una città più grande, Niaowu.

I paesaggi naturali di Shenmue 3 sono davvero suggestivi

Bailu è un villaggio di montagna, diviso tra una parte composta dal villaggio stesso con piccole case e negozi, ed un’altra più naturale, caratterizzata da campi pieni di fiori attraversati da in fiume (che richiamano appunto i panorami che abbiamo apprezzato nel finale di Shenmue 2), con un dojo di arti marziali nella parte più alta.
Nel villaggio possiamo trovare gli abitanti dediti alle loro routine giornaliere, da sempre marchio di fabbrica di Shenmue, (e anche qui presenti nonostante i limiti di budget del progetto, ricordiamo infatti che si tratta di un gioco finanziato tramite crowdfunding).
E’ possibile parlare con quasi tutti gli abitanti (l’unica eccezione che abbiamo trovato è rappresentata da un gruppetto di bambini nella piazza del villaggio) ed il sistema di dialogo riprende quello classico della serie, con telecamere che zoomano sui personaggi durante la discussione (inquadrandoli da diversi angoli) e con i dialoghi che si evolvono in base alle situazioni.

La regia dei dialoghi è dinamica e permetterà di apprezzare meglio le reazioni di Ryo

La demo permette di cimentarsi in diverse attività, è possibile ad esempio allenarsi nel dojo con i classici manichini da kung fu o nello sparring contro altri maestri, è possibile provare il lavoro del taglialegna, o ancora provare diversi giochi d’azzardo, come la corse delle tartarughe o gli stand “Lucky Hit” che tornano da Shenmue 2.
Il gioco si presenta già bello ricco nonostante a conti fatti questo dovrebbe essere un tranquillo villaggio di montagna.

Gli abitanti saranno come sempre disponibili a darci indicazioni

Entrando nei locali la prima cosa che si nota è la mancanza di caricamenti tra zone interne ed esterne, scompaiono quindi le iconiche schermate di caricamento (che secondo Yu Suzuki dovrebbero tornare in qualche occasione durante il gioco).
Anche se non ci sono più divisioni tra esterno ed interno, il team di Yu Suzuki ha ben pensato di mantenere invece la divisione musicale degli ambienti, infatti come accadeva nei precedenti capitoli, sembra che ogni locale avrà la sua musica (anzi nel negozio Tao Get ci sono addirittura due musiche che cambiano in base all’orario di visita, se di giorno o di notte).

Visitando il negozio Tao Get è possibile interagire con tutti gli scaffali presenti e con diversi oggetti, in maniera del tutto simile a come si esplorava la casa di Ryo nel primo Shenmue.
Basterà premere l’apposito tasto dorsale per passare alla telecamera in prima persona e zoomare sull’oggetto desiderato.

L’interazione è rimasta simile a quella dei primi due capitoli

Diversamente dal passato, questa volta sono stati aggiunti dei cerchi rossi nell’interfaccia per evidenziare gli oggetti con i quali è possibile interagire.
Una soluzione necessaria all’esterno quando si devono raccogliere le erbe medicinali (che si possono confondere col resto della vegetazione), ma del  tutto inutile in altre circostanze, e che intralcia un pò lo spirito FREE di Shenmue.

Altra concessione al mondo dei giochi contemporanei, è rappresentata dalla presenza di un reticolo stile macchina fotografica che compare nella visuale in prima persona, un pò come accade in altri giochi come Yakuza. Anche qui si tratta di soluzioni di dubbia utilità che non fanno altro che “sporcare” l’immagine.
Alla fine son dettagli minori, ma si spera che queste parti dell’HUD siano disattivabili nel gioco finale.

Altra novità di questo capitolo è rappresentata dal fatto che Ryo deve nutrirsi per ripristinare la propria stamina, pena l’impossibilità di correre o di affrontare uno scontro con pieni punti vita.
Una meccanica simpatica e non invasiva (anche grazie all’ottima gestione dell’inventario) che forse potrebbe essere più approfondita, magari nel quarto capitolo.

L’inventario è comodo e funzionale e ci si prende subito la mano

Due aspetti fondamentali dell’esperienza sono stati mantenuti, ovvero il ciclo giorno-notte (che governa l’intero gioco, gli eventi e NPC) ed il Magic Weather, che qui torna potenziato grazie all’Unreal Engine 4 e che garantirà il meteo dinamico, che passerà da giornate serene a nuvolose a quelle estremamente piovose, dove vedremo ad esempio formarsi pozzanghere a causa della pioggia.

Di notte Shenmue 3 regala un’atmosfera magica

L’impatto visivo è davvero ottimo, merito sia dell’Unreal Engine 4 che degli artisti del team YsNet.
I colori sono vibranti soprattutto al tramonto e di notte dove il gioco emana quell’aria genuina di gioco Sega-AM2 che mancava da troppo tempo.
La modellazione degli ambienti non ha molto da invidiare alla produzioni odierne AAA.
Sui personaggi invece abbiamo alti e bassi soprattutto per quanto riguarda la modellazione dei volti. Nello stesso gioco troviamo infatti personaggi realizzati egregiamente come Ryo, Shenhua e diversi personaggi non giocanti, insieme ad altri che stonano come resa e che sembrano usciti direttamente da un film Disney-Pixar. Per fortuna questi ultimi sono una minoranza, ma forse proprio per questo diventa più evidente lo stacco con il resto dei personaggi.

Abbiamo lasciato per ultima la parte che ha subito i cambiamenti più drastici, ovvero i combattimenti.
Il sistema di Shenmue 3 purtroppo non è più basato sul raffinato sistema di Virtua Fighter ma su uno creato ex novo.
Si tratta comunque di un sistema da picchiaduro ma più simile a quello che è possibile trovare in altri giochi contemporanei.

Molte delle tecniche apprese in passato torneranno in Shenmue 3, come il Tornado Kick di Tom.

La differenza sostanziale è il metodo di input delle mosse, non più basato su una combinazione di tasti frontali e tasti direzionali. L’esecuzione delle mosse è totalmente affidata a combinazioni di tasti frontali, mentre allo stick analogico è affidato il movimento del personaggio e la schivata.
E’ possibile assegnare mosse ad un tasto specifico che funge da shortcut.
Il sistema di combattimento risulta meno raffinato rispetto al passato, anche se non possiamo esprimerci sulla profondità dello stesso dal momento che nasconde a sua volta dei sistemi interessanti (come il “bullet time”che è possibile attivare schivando al momento giusto quando si hanno pochi punti vita), inoltre la demo non permette di provare le battaglie contro più nemici, che sarà un punto critico per verificare la bontà di questo nuovo sistema di combattimento.

Shenmue 3 ha al suo interno molti più elementi da RPG classico, lo stesso sistema di combattimento, seppur sia un action puro, è basato pesantemente sulle statistiche di Ryo, che possiamo aumentare allenandoci in vari modi.
In questo si capisce l’intento di Yu Suzuki di creare il gameplay attorno al viaggio di crescita e miglioramento di Ryo Hazuki. Per avanzare nell’avventura, Ryo dovrà diventare più forte sia nella storia che nel gioco vero e proprio.

Ryo avrà molti modi per allenarsi, tra questi non mancheranno i classici manichini da kung fu

Come primo assaggio il gioco non delude le aspettative, i limiti di budget del progetto, seppur evidenti in certi dettagli ancora un pò grezzi (come alcune animazioni) non sembrano aver impedito a Yu di realizzare un vero terzo capitolo di Shenmue.
Allo stato attuale possiamo guardare all’imminente uscita con ottimismo, Shenmue 3 ha il potenziale sia di accontentare i fan storici della serie sia di conquistare nuovi giocatori, che magari vogliono provare un modo diverso di intendere il videogioco.

Galleria Fotografica:

Credits:
City HunterHunter in the City