Grande scompiglio ha creato di recente l’annuncio da parte di Sega del licenziamento di almeno 300 dipendenti, portando alcune testate ad ipotizzare l’uscita di scena totale di Sega dal mercato console in favore di un supporto limitato ai soli mercati PC e Mobile. Invero, per quanto sempre più ridotto all’osso, nella nuova ristrutturazione annunciata da Sega il settore Consumer continuerà ad esistere ma con un peso ancora tutto da dimostrare. Questa nuova ristrutturazione, sicuramente la più importante dalla fusione con Sammy avvenuta nel 2004, partità dal primo aprile 2015 contestualmente all’inizio del nuovo anno fiscale. Scopriamola nel dettaglio:

SegaSammy Holdings oggi:
Attualmente, come il grafico rilasciato da SegaSammy ci mostra chiaramente, sotto questa Holding troviamo la Sega Corporation che da sempre conosciamo, fondata nell’Aprile del 1951 e costituita formalmente il 3 giugno del 1960, la quale ha vissuto negli anni le varie note ristrutturazioni, in particolare per quanto riguarda i tagli progressivi attuati dal 2001 in avanti con l’uscita dal settore hardware console. Il colosso Sega Corporation si presenta con una tradizionale struttura divisionale, del tutto simile a quella precedente alla nascita della SegaSammy: troviamo la divisione Amusement (Am2 ed i team responsabili degli arcade giapponesi), la divisione Consumer (Sonic Team e gli altri team responsabili dei giochi console) ed una divisione dedicata ai parchi di divertimento che negli ultimi anni ha acquisito sempre più importanza. Sotto il diretto controllo di Sega troviamo inoltre diverse società come Index e Sega Networks (che tutti ormai conosciamo). Chiudono il cerchio svariate altre aziende più o meno importanti, alcune sotto il controllo di Sega, altre invece appartenenti alla stessa Holding ma con una propria autonomia. Il grafico pubblicato da SegaSammy per essere intuitivo ne esclude diverse (ad incominciare da Sammy stessa e tutte le aziende non coinvolte nella ristrutturazione), sul sito ufficiale tuttavia è fornita una copiosa lista capace di rendere l’idea delle dimensioni del gigante nipponico.

sega_new_2015

La Sega che verrà:
Dal prossimo Aprile la struttura odierna verrà totalmente rinnovata o meglio ancora rivoluzionata. La Sega Corporation che oggi conosciamo (per quel che fondamentalmente ci interessa un’azienda con una divisione arcade ed una console) verrà scorporata in tre nuove aziende distinte tra loro: la divisione arcade andrà a creare la Sega Interactive, la divisione parchi porterà alla creazione della Sega Live Creation e quel che rimane di Sega Corporation (la parte Consumer) cambierà nome in Sega Games, assorbendo contestualmente l’ex sussidiaria Sega Networks. Sega Live Creation sarà controllata direttamente dalla SegaSammy, le altre due dalla nuova nata Sega Holding, un colosso che andrà a raggruppare anche aziende precedentemente fuori dal controllo di Sega Corporation (come sempre il grafico ci aiuta a comprendere).
Intendiamoci, formalmente ci troviamo con una struttura societaria decisamente diversa, nella sostanza saranno tutte società controllate dalla Sega Holding (ad eccezione della Sega Live Creation), un colosso che eredita i quadri dirigenziali della vecchia Sega Corporation. Non ci troveremo quindi con una Sega Arcade totalmente staccata dalla Sega Consumer (basti pensare ai dirigenti condivisi come Toshihiro Nagoshi, che sarà director di entrambe). Sostanzialmente le cose però potrebbero cambiare.

Che ne sarà di noi:
Tra Sega Interactive e Sega Games ci sarà formalmente lo stesso rapporto che vi è oggi tra Sega Corporation e Sammy Networks. A livello sostanziale cosa cambierà per noi? Difficile risponderà a questa domanda, o meglio, questa ristrutturazione appare ad oggi semplicemente una presa di coscienza dell’attuale situazione societaria: una sezione arcade che ormai va per i fatti suoi, una Sega Networks sempre più pesante ed importante sui bilanci aziendali rispetto alle divisioni che pure gerarchicamente le sono superiori e così via. Non aveva senso mantenere la struttura odierna considerando la decisione di concentrarsi sempre più sui settori Mobile, abbandonando o riducendo drasticamente il peso dei team e dei generi di giochi che avevamo imparato a conoscere e con i quali siamo cresciuti.
Pensando al futuro è lecito aspettarsi un settore Arcade sempre più isolato da quello Consumer, sempre più orientato a produrre giochi esclusivamente per le sale giochi giapponesi e di conseguenza la conferma dell’assenza di possibili conversioni per hardware casalinghi. E’ altresì possibile immaginare una Sega Games sempre più Mobile centrica, con una Sega Networks capace a pian piano di fagocitare l’ormai debole e rassegnata ex divisione console. Un Sonic sviluppato in occidente ( tra l’altro fallimentare sotto tutti i punti di vista) ed un Sonic Team concentrato su un progetto mobile potrebbero essere solo l’inizio.
Detto questo è inutile al solito fasciarsi la testa prima di essersela rotta, una struttura societaria per quanto possa essere importante non determina il valore dei giochi. Ne è l’esempio lampante l’attuale Sega Corporation: una società con una struttura del tutto simile a quella degli anni passati ma che non è tuttavia riuscita a mantenere alto il livello delle produzioni e la loro varietà. Una società priva di alcuna sinergia tra le diverse divisioni, fattore che in questa sede porta a considerare la ristrutturazione del prossimo Aprile come l’evoluzione più ovvia. La nuova struttura, la maggiore forza economica delle singole aziende e la maggiore autonomia, potrebbero inoltre garantire una maggiore vivacità sul piano delle singole produzioni, resta solo da vedere con quali vantaggi per noi videogiocatori (soprattutto occidentali).
Il dato più preoccupante al momento ruota attorno alla figura di Haruki Satomi, figlio di quel Hajime Satomi fondatore di Sammy e grande capo della Sega Sammy Holdings. Haruki Satomi, già CEO di Sega Networks, diverrà infatti il CEO di Sega Games, delineando quindi un quadro ben preciso di quello che potrebbe essere l’orientamento della “nuova” Sega, una società sempre più interessata al Mobile, come del resto gli ultimi anni hanno già confermato. Hideki Okamura, già presidente di Sega Corporation, diverrà presidente della Sega Holdings, Yukio Sugino sarà invece il CEO di Sega Interactive. Tutte le nuove quattro creature (Sega Holdings, Sega Games, Sega Interactive e Sega Live Creation) avranno un capitale iniziale di 100 milioni di yen. L’operazione costerà complessivamente a SegaSammy 15 miliardi di yen (126 milioni di dollari).

Report ufficiale SegaSammy: segasammy.co.jp/english/pdf/release/20150212

Credits:
Sharkone“Remember Laya’s Law”