L’E3 2012, il nostro secondo appuntamento con una delle fiere più importanti del mondo videoludico, si è concluso. E’ tempo quindi di tirare le somme sullo show losangelino

 

City Hunter:

Un’ E3 deludente quello di quest’anno di come non se ne vedevano da un pezzo.
Le tre hardware house hanno fallito nel catturare realmente l’attenzione, Microsoft è sempre impegnata nel trasformare la sua console in una sorta di decoder, Sony è persa in libri delle meraviglie e Nintendo riesce a rovinare il lancio di una nuova console presentando un nuovo hardware senza giochi (o se vogliamo, senza killer application) a supportarlo.
Per fortuna i giochi in generale non mancano, anche se ormai si sente proprio la stanchezza di questa lunghissima generazione di console.
Dopo le ultime vicende economiche che hanno visto un pesante ridimensionamento di Sega of America, era lecito aspettarsi un E3 2012 sobrio e senza novità di rilievo in perfetto clima da austerity, sega_e3_2012_5 e così è stato, a cominciare dallo stand, sicuramente non paragonabile a quello dell’anno scorso dove si festeggiavano i 20 anni di Sonic, ma abbastanza povero anche per un E3 tradizionale, con poche postazioni abbastanza spartane, con solo le statue di Sonic e del Power loader di Alien ad emergere dallo stand.
la line up di Sega tradiva un po’ la nuova direzione della casa, ovvero il focus su pochi titoli di sicuro successo (Sonic e Alien in questo caso) accompagnati da (troppi) titoli in digital delivery.
Rispetto all’anno scorso non c’erano giochi sviluppati internamente da Sega Japan, se escludiamo Virtua Fighter 5 Final Showdown, che è stato rilasciato durante i giorni della fiera e Jet Set Radio HD, che invece appartiene all’E3 2000, l’intera line up era costituita da titoli publisher.
Lo stesso Sonic & All Stars Racing Transformed, l’unico vero portabandiera della segarità dell’attuale line up 2012, è comunque affidato esternamente a Sumo Digital.
Ed è su questo titolo che sembrano caricarsi le maggiori aspettative della casa di Sonic, ed è qui che Sega of America si esibisce ancora una volta nelle sue “raffinate” tecniche di marketing. sega_e3_2012_8
Durante la fiera infatti è stata presentata una (s)gradita sorpresa, l’inclusione di Danica Patrick, pilota della NASCAR, come personaggio giocabile in Sonic & All Stars Racing Transformed.
Una scelta che davvero fatichiamo a capire, che poteva essere azzeccata forse per un nuovo capitolo di Daytona USA, ma in un gioco con simil kart che riunisce i personaggi storici Sega…
In un periodo nero per le finanze della casa di Sonic, sembra ancora più azzardata una mossa di marketing che sicuramente può arrecare più danni che benefici, come sottolineato anche dal producer dei Sumo. Si spera ovviamente che l’intera operazione non sia stata dispendiosa per le povere casse dell’azienda.
Per controbilanciare durante la fiera sono stati annunciati due nuovi personaggi SEGA, e fortunatamente il titolo, presente in forma giocabile alla fiera, sembra molto promettente.
Aliens Colonial Marines, l’altro pezzo grosso della line up Sega, continua a dare ottime impressioni anche per la parte multiplayer del titolo, sicuramente i ragazzi di Gearbox riusciranno a confezionare un FPS solido. sega_miku3
Anche Hell Yeah! e The Cave sembrerebbero due titoli da tenere d’occhio e potrebbero dire la loro nell’affollatissimo mercato dei titoli digitali.
Una delle poche vere sorprese positive di questo E3 Sega è stata la presenza dell’ultimo episodio di Hatsune Miku, Project Diva F, nello stand di PSVita, che stiano testando le acque per un’uscita Occidentale?
Assente invece Anarchy Reigns dei Platinum Games per il quale non si conosce ancora il suo destino nel mercato occidentale, ad ulteriore conferma dello stato confusionale in cui versa da tempo Sega West.
Insomma dopo la fiera non sembra sia cambiato molto, la line up Sega sembra avere gravi lacune che si spera vengano colmate a questo punto da Sega Japan durante il prossimo Tokyo Game Show con qualcosa di più di Yakuza 5, perché Sega ha un disperato bisogno di un’iniezione di titoli di grosso calibro se vuole tornare ad essere una presenza importante nel mercato attuale.

Sharkone:

Una volta venuto a mancare l’effetto “Anniversario” del precedente E3 era facile aspettarsi un evento decisamente in sordina per Sega in questa edizione 2012. Qualcosa del resto in linea con la politica della casa, ormai sempre più convinta di contenere le spese per eventi simili (come l’assenza alla prossima Gamescom), ma soprattutto specchio di una line up gracile e con la quasi totale assenza di titoli interni. Se quindi da una parte l’assenza di una scenografia sontuosa ed il riciclo (sicuramente saggio di questi tempi) di statue ed attrezzature dei precedenti eventi possa essere anche comprensibile, l’assenza di una componente interna nella lineup desta sempre preoccupazione, soprattutto pensando alle ultime ristrutturazioni societarie. Dei titoli interni sicuramente il nome più importante tra quelli presenti era Virtua Fighter 5 Final Showdown, per quanto in uscita proprio nel corso della fiera e rilegato a delle postazioni prive di qual si voglia scenografia. sega_e3_2012_2 Un po’ poco per quello che fino a poco tempo fa era il franchise più prezioso (come valore teorico) della compagnia dopo l’intramontabile Sonic. Soprattutto vedendo gli stand (e le standiste) dei picchiaduro rivali o le classifiche dei soliti network, che tra i giochi più interessanti della fiera fan presto a dimenticare quelli targati Sega, per quanto giochi come Virtua Fighter meriterebbero di esserci “d’ufficio”. Oltre Virtua Fighter (dove comunque vale la pena ribadire il fatto che fosse in uscita, con tutto quello che ne consegue), l’eredità di Sega of Japan era affidata alle mani di AiAi e soci con Super Monkey Ball Banana Splitz per Ps Vita ed a Beat e compagni con Jet Set Radio HD. Due titoli che lasciano ben sperare (Monkey Ball sembra far tesoro delle funzionalità di Vita e JSR conserva la quasi totalità dell’ost e sembra prendere le distanze dai precedenti porting DC) ma che comunque non hanno le spalle per reggere una responsabilità così grande e che in altri anni sarebbero stati considerati dei titoli minori (soprattutto JSR, che resta in ogni caso un porting digital delivery) da affiancare ad altri big presenti in fiera. Uscendo dal mondo dei team interni e procedendo verso l’esterno, troviamo il vero big ed unico titolo capace di creare un po’ di aspettative: Sonic & AllStars Racing Transformed. Un titolo sviluppato da Sumo ma che difficilmente si può considerare esterno a Sega, sia per la natura del gioco stesso, sia per la preziosa collaborazione di Sega of Japan. Transformed non ha mostrato molto di sè durante la fiera, ma quello che si è visto tanto basta per confermare le ottime prime impressioni. Lo stage di Golden Axe, Gilius, Vyse, tutti elementi che lasciano ben sperare in vista dei prossimi eventi come il San Diego Comic-Con, dove Sega e Sumo sveleranno ulteriore materiale e dove si spera di non assistere ad altri annunci come l’inclusione nel roster di Danica Patrick. Una scelta che anche tra diversi anni difficilmente si riuscirà a giustificare.
sonic_e3_2012 Di questo E3 2012 oltre Transformed bisogna comunque considerare alcuni aspetti positivi, che riguardano principalmente la sfera publisher ma anche quella interna. Tra i titoli presenti quest’anno infatti si poteva notare l’assenza di produzioni esterne di dubbio valore e la presenza di due progetti digital delivery apparentemente curati ed interessanti, come Hell Yeah! e The Cave, così come una produzione retail attesa come Aliens Colonial Marines. Nomi ed annunci che non riguardano direttamente i seguaci di Sega, ma che sicuramente sono da preferire a progetti che negli anni hanno per lo più danneggiato il marchio della compagnia. Si è registrata fortunatamente anche l’assenza di trovate di dubbio gusto, come quelle di concedere personaggi storici a team lontani dell’universo Sega. Almeno da questo primo appuntamento post ristrutturazione si potrebbe pensare quindi che il recente ridimensionamento possa aver fatto bene al lato publisher della compagnia, per quanto sia troppo presto per trarre delle conclusioni (del resto a parte il più recente The Cave, gli altri sono titolo annunciati da diverso tempo).
Sul fronte interno, una presenza particolarmente gradita è stata quella di alcuni emissari dal Giappone che presso lo stand Sony, hanno presentato una demo di Hatsune Miku Project Diva F per PSVita. Un segnale positivo sia per chi attende una possibile localizzazione, sia per chi sogna una Sega of Japan più aperta verso l’esterno.
E fuori da Sega? Sony ha ancora qualche esclusiva da parte ma la più importante (The Last Guardian) è data per dispersa, Microsoft forse si è dimenticata del Kinect-controller rilegandolo ad un ruolo sempre più di supporto (ma anche qui è ancor presto per parlarne) e Nintendo sul dischetto fallisce il rigore della presentazione WiiU. Il potenziale però ci sta e starà alla casa di Kyoto e terze parti sfruttarlo a dovere. Tra quest’ultime si spera di vedere presto Sega, nel frattempo Ubisoft segna a porta vuota.

E3 2012 Il Pagellone di SWI
Giocatore del match: Sonic AllStars Racing Transformed
Straniero di belle speranze: The Cave
Forse questa volta esce: Aliens: Colonial Marines
C’è solo un capitano: VF5 Final Showdown
In tribuna: Rhythm Thief
Disperso: Anarchy Reigns
Problemi di passaporto: Project Diva F
Invasione di campo: Danica Patrick