Il Natale è sempre stata una festività di richiamo per i giochi Sega: le uscite dedicate come Christmast Nights, gli easter egg di Shenmue, gli addobbi natalizi di Phantasy Star o Station Square…
In questo Speciale raccontiamo di alcuni titoli che ci tengono compagnia durante il periodo natalizio, alcuni dei quali ormai sono dei veri e propri appuntamenti fissi, altri più recenti invece potrebbero essere degli ottimi regali da posare sotto l’albero. Fuori ci penseranno Sonic ed i suoi amici a prendere a palle di neve Robotnik…

City Hunter:

Sonic Saga

Sonic è sempre stato forse uno dei protagonisti dei Natali dei Sega-fan sin dai tempi del Megadrive. L’ultimo videogioco delle avventure del porcospino blu era sempre il regalo più ambito che si attendeva sotto l’albero, ed era uno di quei giochi che rendeva questo periodo dell’anno ancora più magico.
Sicuramente Sonic non ha temi natalizi, non ha alberi di Natale o lucine (volendo li ha, ma questo è un altro discorso), ma quello che lo rendeva e lo rende tuttora speciale in questo periodo dell’anno è la sua gioia, lo spirito positivo, il calore che riesce a trasmettere.
Col tempo il Sonic natalizio è diventata una tradizione, un pò per la volontà di rivivere i bei tempi dello scartare un Sonic sotto l’albero, un pò anche per il fatto che il Natale è diventato il periodo in cui i nuovi Sonic arrivano nei negozi.
Un appuntamento annuale fisso quindi che alterna la nostalgia con i vecchi capitoli della serie che vengono rigiocati e riscoperti, e la contemporaneità con i nuovi capitoli di Sonic.
Quest’anno però nostalgia e contemporaneità si sono fusi in un gioco celebrativo per i 20 anni del porcospino blu, Sonic Generations.
Nell’ultima fatica del Sonic Team possiamo allo stesso tempo sia rivivere la storia ventennale del ricco blu, sia vivere una nuova ed emozionante avventura.
Un gioco che soprattutto nel panorama videoludico attuale, riesce a ridare al videogioco la sua forma di media “magico”.
Se cercate del calore nei videogiochi, che non sia quello della canna fumante del fucile nel classico sparatutto, Sonic farà al caso vostro, e vi riporterà indietro nel tempo, in tutti i sensi.

Christmas Nights

Uno dei simboli del Natale made in Sega, Christmas Nights nasceva sin dall’inizio nello spirito natalizio.
Infatti questo “bonus disc” veniva dato in regalo attraverso riviste, con alcuni giochi o in bundle con Sega Saturn.
Ma cos’è Christmas Nights? Christmas Nights offriva una nuova avventura natalizia per Elliot e Claris nel mondo di Nights, con una Spring Valley addobbata a festa e con lo stesso Nights in un’indedita versione natalizia.
Ma non era tutto qui, il gioco aveva al suo interno tanti segreti da scoprire, alcuni dei quali si attivavano in base all’orologio interno del Sega Saturn in precise date, come il giorno di Natale, Capodanno ecc. cambiando ad esempio musiche o gli effetti sullo schermo.
Un’altra caratteristica che l’ha aiutato ancora di più a diventare un personale appuntamento fisso natalizio, erano i regali da sbloccare. Ogni volta che si completava lo stage, era possibile ottenere un regalo sbloccabile indovinando due figure nascoste.
Tra gli oggetti sbloccabili c’erano varie chicche imperdibili per i fan di Nights e non solo, tra i quali inediti artwork, la possibilità di giocare con Sonic, il Music Box (il mio preferito) e molto altro.
Una sorta di rito quindi quello di aprire i regali virtuali di Christmas Nights insieme a quelli reali, rapiti nel frattempo dalle musiche e dai colori del gioco.
Pochi videogiochi sono riusciti a cogliere lo spirito del Natale come Christmas Nights, e ancora oggi resta sicuramente il modo migliore per celebrare questa festività anche in forma videoludica.

Hittakara:

Sonic & Sega All-Stars Racing

Se siete tra quelli a cui piace non rinunciare alla console neppure nei periodi delle grandi abbuffate, come il clima Natalizio è per tradizione, la risposta a Mario Kart dei Sumo potrebbe essere tra le scelte più azzeccate che possiate fare.
Personaggi di primissimo livello, da Ryo Hazuki ad Alex Kidd, passando per Akira Yuki e i Bonanza-Bros, ma senza dimenticare l’amatissimo Sonic e la sua compagnia; tracciati e musiche ispirati alle più famose serie della grande S, ma soprattutto tanto divertimento.
Il gioco ideale sul quale passare un po’ di tempo in compagnia di parenti e amici, dopo essersi rifocillati con i pranzi extra-large e i cenoni tipici delle festività natalizie.
E nel caso siate soli, o la parentela abbia già fatto rientro nelle rispettive abitazioni, ma non volete comunque rinunciare al divertimento del multiplayer; potete sempre ricorrere all’ottima modalità on line, con tante opzioni con le quali impostare la partita a vostro piacimento.

Virtual On Force Memorial Box

Dopo il divertimento più puro, è il turno di passare al lusso.
Virtual On Force non offrirà magari lo stesso divertimento e la stessa immediatezza di Sonic & Sega All-Stars Racing, ma la splendida edizione limitata, realizzata per il quindicesimo anniversario della serie di robottoni Sega più famosa è una vera e propria prelibatezza per ogni Sega fan.
Oltre alla copia del gioco la Memorial Box contiene uno splendido artbook, l’imponente O.S.T. su 6 dischi ed altre piccole chicche racchiuse in un cofanetto sapientemente realizzato.
E il gioco beh, è Virtual On! In tag team e con tanti robottoni, varianti e colorazioni da sbloccare.
Purtroppo il dover ricorrere all’import (ricordiamo che è stata realizzata per il solo mercato giapponese) e il prezzo non proprio abbordabilissimo, non rendono questo gioiellino un regalo facile, ma resta indubbiamente uno dei regali più belli che un Sega fan possa ricevere/farsi. E lasciatevelo dire: sotto l’albero fa proprio un gran bel figurone!

Sharkone:

PSO/PSU:

Solitamente si parla del Natale come di un periodo da passare preferibilmente in famiglia. Se dovessi pensare ad un concetto più vicino a quello di famiglia all’interno del mondo dei videogames, penserei sicuramente a Phantasy Star Online ed successivamente al suo sequel naturale Universe. Su PSO/PSU non penso ci sia mai stato periodo più bello di quello natalizio, del collegarsi alla lobby e ritrovare amici vecchi e nuovi, leggere (e successivamente ascoltare) aneddoti storici ed inediti, rigiocare con amici ormai per un motivo o per un altro persi su altri giochi ed altre avventure. Se le famiglie nella vita reale spesso durante il periodo natalizio si riuniscono, lo facevamo anche noi hunter (e “personaggi dalle orecchie alate” .cit) nelle nostre lobby, sulle nostre Pioneer o sui nostri Parum.
Penso questo concetto sia stato ampliato dallo sfortunato PSU, grazie all’introduzione delle room personali per ogni giocatore che fortunatamente ritroveremo in PSO 2. E’ stato bellissimo infatti per anni collegarsi e ritrovare nel servizio di messaggistica della stanza saluti ed auguri da giocatori provenienti da tutto il mondo, da player incontrati anni prima e ormai quasi dimenticati, da amici dai quali non ci si sarebbe mai aspettati un rinnovo della licenza. In particolare conservo ancora le foto dei messaggi degli utenti giapponesi, con costruzioni di figure e animaletti tramite l’utilizzo dei caratteri più disparati. Questi messaggi, insieme al calore delle lobby, rendevano indimenticabili le ore natalizie di Phantasy Star ed incentivavano a decorare al meglio la propria cameretta per accogliere i cortesi visitatori. Probabilmente il Sonic Team con Phantasy Star ci ha offerto una delle raffigurazioni ludiche più riuscite del Natale, affiancandogli anche le celebrazione di tantissime altre festività annuali, con l’introduzione di lobby tematiche e Rappy dedicati. Un risultato difficilmente eguagliabile dai tantissimi onnipresenti giochi online attuali che ancora non sono riusciti a ricreare la magia delle lobby di Phantasy Star.

Shenmue:

Il Natale lo collego inevitabilmente con il rigiocare a Shenmue e precisamente tra il riscendere nelle stradine di Yokosuka, tra i colori dei suoi quartieri e le luci dei suoi locali. Sarà il ritornare nella vita reale nella mia città natale durane le festività che rende ancora più particolare questo collegamento. Il ritrovare le mie console come Ryo ritrova il suo Saturn. L’entrare in cucina la mattina quando la città ancora è spenta, sperando di perdendosi in qualche dolce ricordo.
Ma in questi anni di difficoltà spesso nella vita reale le cose che ho lasciato non sempre coincidono con quelle che ricordo, le strade che raccontano del mio passato a volte mi sembrano sempre più abbandonate a se stesse, i legami più difficili, alcune persone lontane, altre purtroppo non ci sono più ma per fortuna non se ne andranno mai. Nelle stradine della cittadina di Ryo invece tutto rimane permanentemente come allora. Gli anni passano anche per il rivoluzionario Shenmue ma resta intatta quella magia, quella strana alchimia che ci lega indissolubilmente con il gioco. Non si tratta di nostalgia, ma si tratta del dover accendere una Lancia sentendo un rombo inimitabile, senza doversi aspettare quello di una Chrysler. Dell’avvitare una vite sentendo il rumore ed il profumo del vero legno. Si tratta di dover comprare un rpg aspettandosi un nuovo passo per il genere e non qualche tps malcelato. Di giocare una serie per conoscere un finale e non ritrovarsi intrappolati in una interminabile trilogia. Del dover aspettare un sequel aspettando impazientemente ogni nuova informazione senza passare il tempo scaricando una nuova patch mentre aggiungono sui server un nuovo dlc. Se volessi rimanere incastrato in un videogame vorrei rimanere per sempre intrappolato tra le colline di Green Hill, tra i suoi giri della morte, correndo come in un flipper impazzito coadiuvato da una fisica perfetta, o vorrei correre in macchina o in moto una corsa su una pista che non terminerà mai. Oppure vorrei rimanere proprio tra le stradine di Yokosuka, con Babbo Natale che passa tra la folla, la musica di sottofondo evocativa e il mio amico Tom pronto a raccontarmi una delle sue storie. Sperando di passare dal negozio di Nozomi e trovare il coraggio finalmente di dirle di amarla e di sognare ogni notte di tornare su quella panchina di quel parco, invece di passare le giornate in una nextgen mai iniziata. Sì forse è nostalgia o semplicemente la consapevolezza di aver giocato a qualcosa di inarrivabile e che il Natale sia il miglior periodo per ribadirlo.


Buon Natale a tutti e che l’arcade sia con voi.